La proprietà è costituita da un antico “baglio” contadino del XVII sec., appendice del più grande baglio signorile appartenente alla famiglia Amari Cusa ed ancora oggi in fase di restauro, sito in contrada Santa Teresa a Castelvetrano nella provincia di Trapani a pochi km. dalla nota località turistica archeologica di Selinunte, i cui templi sono ben visibili all’orizzonte dalla terrazza della suite sull’albero, da dove si abbraccia con lo sguardo un panorama di rara bellezza e suggestione che dalla tipica coltivazione di ulivi del feudo si allarga verso l’azzurro del cielo che si fonde con il mare cui i templi fanno da incomparabile cornice.
All’interno del baglio è ancora presente la vecchia stalla, la casa dei contadini e l’antica chiesetta del seicento.
L’edificio, nella sua lunga esistenza, protrattasi per oltre quattro secoli, è stato protagonista e spettatore di tante pagine di storia. Esso reca nella sua struttura i segni evidenti di numerosi rimaneggiamenti, operati in modo sostanziale in tempi più recenti, quando, essendo ormai venuta meno la sua funzionalità agricola–produttiva, l’immobile è stato vissuto dalla famiglia come casa estiva di campagna.
La ristrutturazione della proprietà ha previsto il recupero già ultimato dello storico “Baglio” contadino e la sua trasformazione in due appartamenti, mentre il restauro conservativo del principale “Baglio” signorile appartenuto alla famiglia Amari Cusa è ancora in itinere. Particolare cura è stata rivolta allo studio del verde e degli spazi comuni, partendo dalla conservazione dell’oliveto esistente fino alla coltivazione delle piante da frutto antiche siciliane.
Ritroviamo nei diversi ambienti degli appartamenti molti oggetti riportati a nuova vita, sverniciati e fatti rinascere con la tecnica dello shabby. Sia nei bagni, nelle camere da letto e nelle cucine è presente lo stile shabby chic che si miscela sapientemente con quello siciliano. A fare da cornice ideale, sono ovviamente i materiali. Prioritario è stato il riutilizzo di oggetti vecchi di antica bellezza.
È stato una scelta fortemente voluta che ha consentito di non buttare elementi significativi da ricollegare alla tradizione contadina siciliana per poi inserirli in un contesto particolarmente raffinato.
La storia del baglio che vi presentiamo in queste pagine è del tutto particolare. Non solo perchè è stata ristrutturato seguendo in maniera abbastanza fedele lo stile dei bagli rurali siciliani di una volta, ma anche per il fatto che abbiamo voluto conferire, con il nostro estro e creatività di designer più per passione che per professione, un carattere di romantica e sostanziale bellezza. Abbiamo voluto far emergere in maniera particolarmente vitale l’importanza del dettaglio, vecchie teiere e pentole riadattate a lampadari, antichi panieri contadini, scale in legno per la raccolta delle olive ritrovano nuova vita. Ci sono poi le "vecchie eredità"riscoperte, gli oggetti di famiglia, depositari di antichi vissuti, che simboleggiano una storia e una bellezza al contempo. Come i piatti appesi ai muri o le tazze riposte nella piattaia recuperati e salvati dall’oblio .
Il baglio, come attestano da alcune iscrizioni in pietra, risale indicativamente al 1670. È stato abbandonato per diversi anni. Per trasformarlo come oggi ve lo proponiamo sono occorsi non pochi sforzi che tradotti in tempo hanno significato 2 anni di amorevole intenso lavoro.